Care amiche e cari amici,

con il quinto numero della Newsletter “Tra D.i.Re e Fare” vi proponiamo le nostre riflessioni sulle iniziative dell’Associazione.

Intanto diamo notizia dell’iniziativa importante che D.i.Re intende proporre alle donne dei movimenti e a tutta la comunità per il prossimo mese di novembre. “Quando il nostro corpo è in pericolo è la libertà ad essere in pericolo” è il titolo dell’appello che troverete sul nostro sito.

Questo numero è dedicato alla Scuola di Politica che si è svolta dal 17 al 19 giugno all’Aquila. Si tratta del terzo incontro della nostra iniziativa partita nel 2015 a Reggio Emilia. Vengono qui riproposti in anteprima i risultati dei 3 giorni di lavoro. Una presentazione del primo quaderno della Scuola di politica, “Ri-guardarsi. I Centri antiviolenza fra politica, competenze e pratiche di intervento“, curato da Giuditta Creazzo, trova spazio nella newsletter. Sono stati mesi intensi per le operatrici e volontarie di D.i.Re in quanto quasi 200 donne sono state coinvolte nei 7 corsi di formazione che si sono svolti in tutta Italia, corsi finanziati da CONAD, azienda che da tempo sostiene i nostri Centri. Certo la formazione dovrebbe essere permanente e dare l’opportunità a tutte di partecipare. Il successo di questa iniziativa, unica nel suo genere finora svolta, lascia ben sperare e rappresenta il seme che abbiamo lanciato per un progetto più ampio.

Si riporta notizia della campagna #StepUP!, lanciata recentemente da WAVE, che coinvolge D.i.Re per l’Italia. Si tratta di una campagna europea volta a favorire l’attuazione della Convenzione di Istanbul, soprattutto nei tanti paesi che l’hanno ratificata, ma non ancora attuata.

In questo numero D.i.Re si sofferma sulla politica nazionale ancora stagnante sul tema della violenza alle donne, con il susseguirsi di notizie sulla chiusura dei già pochi Centri antiviolenza esistenti e l’assenza di valorizzazione dell’approccio di genere che la rete nazionale dei centri antiviolenza di D.i.Re sta portando avanti. Si dà notizia, a dir poco imbarazzante, della nomina di un assessore a Cosenza, precedentemente accusato di stupro e assolto dalla giustizia, ma ora “riabilitato” dopo anni di processo a un ruolo politico istituzionale. Se questo non ci fa rabbrividire cosa ci vuole ancora? Altri contributi sono presenti, uno sulla storia di una delle tante donne seguite dai nostri Centri, andata a buon fine e due testimonianze di operatrici e attiviste di due centri, l’Associazione Liberamente donna di Terni, appena entrata in D.i.Re, e l’Associazione Me.dea di Alessandria.

Infine viene avvalorato un riconoscimento particolare a GUESS, che sostiene la nostra associazione con una azione importante di sostegno alle borse lavoro a donne che escono dal difficile percorso della violenza.

Buona lettura e buone vacanze a tutte!

Antonella Veltri e Anna Pramstrahler