#NOICISIAMO | La nuova campagna D.i.Re
I Centri antiviolenza sono il cuore della Rete nazionale e il lavoro quotidiano delle attiviste con le donne che intraprendono i loro personali percorsi di libertà non è mai [...]
I Centri antiviolenza sono il cuore della Rete nazionale e il lavoro quotidiano delle attiviste con le donne che intraprendono i loro personali percorsi di libertà non è mai [...]
D.i.Re aderisce alla manifestazione indetta il 16 ottobre da CGIL, CISL e UIL in risposta al brutale assalto fascista alla sede nazionale della CGIL a Roma. "La violenza fascista è una sconfitta per tutti e tutte, in un paese che si fonda sulla Resistenza", afferma la presidente Antonella Veltri.
Che cos’è la vittimizzazione secondaria, come, dove e perché colpisce le donne che hanno subito violenza, quali sono le sue conseguenze e cosa si può fare per evitarla? Risponde a queste domande il corso online gratuito rivolto a operatori e operatrici della giustizia, magistrati/e e avvocati/e, delle forze dell’ordine e dei media attivo dal 14 ottobre sulla piattaforma e-learning realizzata dal progetto Never Again.
D.i.Re sostiene la lettera aperta che diverse associazioni di donne e centri antiviolenza umbri hanno indirizzato al Sindaco di Perugia Andrea Romizi e al Consiglio comunale per chiedere il ritiro dell’Ordine del giorno ‘Finché violenza non ci separi’, che prevede interventi confusi e pericolosi, in aperto contrasto con la normativa sul tema della violenza di genere.
D.i.Re e WAVE esprimono soddisfazione per la Risoluzione adottata il 6 ottobre dal Parlamento europeo sull’impatto della violenza sui diritti dell’infanzia. Antonella Veltri, presidente di D.i.Re, auspica che “anche in Italia si possano assumere i contenuti della Risoluzione in merito alle dispute per l’affidamento di bambini e bambine”.
In questo contesto, così preoccupante, l'operato dei centri antiviolenza è fondamentale per offrire alle vittime il sostegno professionale essenziale per far conoscere i diritti e le tutele approntate nell'ordinamento sia in sede giurisdizionale, che assistenziale e sociale; e, soprattutto, per fornire il supporto emotivo e psicologico indispensabile a trovare la forza di denunciare.
“Non è accettabile che passi in silenzio il messaggio che a provocare la morte delle donne per mano maschile sia ‘altro’. Niente e nulla può giustificare la violenza alle donne". Antonella Veltri, presidente di D.i.Re, condanna le dichiarazioni di Barbara Palombelli allo Sportello di Forum, programma di Rete 4, il 16 settembre 2021.
Discussione con le ministre della Giustizia Marta Cartabia e delle Pari opportunità Elena Bonetti, la senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio, Carla Garlatti, Garante per l’infanzia, Monica Valletti, magistrata, Gianmarco Gazzi, presidente del CNOAS, Consiglio nazionale dell’Ordine degli assistenti sociali, Titti Carrano, avvocata civilista del Gruppo avvocate di D.i.Re. Introduce Antonella Veltri, presidente di D.i.Re, coordina i lavori Elena Biaggioni, avvocata penalista e referente del Gruppo avvocate di D.i.Re.
“Non è più accettabile contare il numero dei femminicidi in Italia. È indispensabile che le istituzioni tutte si facciano carico della mattanza cui stiamo assistendo, con urgenza e concretezza”.
La parola femminicidio non compare mai o quasi mai nel racconto mediatico dell’uccisione di Chiara Ugolini, il racconto dei media enfatizza dettagli della sua vita privata e contribuisce a rivittimizzare la ragazza uccisa. L'opinione della presidente di D.i.Re Antonella Veltri.
D.i.Re sostiene il ricorso alla Grande Camera della Corte europea dei diritti umani che Antonella Penati si prepara a fare dopo la sentenza della stessa corte che non ha riconosciuto la violazione dell’articolo 2 della Convenzione europea dei diritti umani – che tutela il diritto alla vita – in merito alla morte di suo figlio, Federico B.
Situazione drammatica in Afghanistan, dopo la presa del potere dei Talebani. L’instaurazione di un regime basato sulla sharia, sul terrore e sul dominio patriarcale significa di fatto la perdita di tutte le conquiste ottenute faticosamente dalle donne. La rete D.i.Re pronta a fare la sua parte per supportarle.