COMUNICATO STAMPA

EmpowerTECH, Centri antiviolenza al futuro:

potenziamento digitale delle attiviste dei Centri antiviolenza

Un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale realizzato dall’associazione D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza e dal Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università della Calabria.

Il progetto, che mira a rafforzare le competenze digitali e relazionali delle attiviste dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio della Rete D.i.Re, si svilupperà fino a luglio 2026.

Vari gli obiettivi del progetto: rendere le operatrici sempre più autonome e consapevoli nell’uso degli strumenti digitali, migliorare la qualità dei servizi offerti alle donne accolte e sostenere la crescita di una cultura digitale diffusa, inclusiva e attenta alla prevenzione della violenza. Per rendere il progetto fruibile dalle operatrici di tutta Italia, EmpowerTECH prevede corsi di formazione online, organizzati per integrarsi con il lavoro quotidiano dei Centri antiviolenza. La formazione, personalizzata sulla base del livello di partenza di ciascuna delle 650 attiviste coinvolte, è strutturata in corsi mirati al potenziamento delle competenze informatiche, socio-relazionali ed organizzativo-amministrative. Alla fine della formazione, l’Università della Calabria rilascerà un attestato di competenza.

 “Abbiamo voluto pensare questo progetto insieme ad un ente competente e innovativo, per disseminare importanti competenze digitali a un numero significativo tra le circa 3000 attiviste dei Centri antiviolenza della nostra Rete e per affinare le loro competenze relazionali” dichiara Cristina Carelli, Presidente D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza. “Uno dei nostri punti di forza è saper ascoltare e leggere i cambiamenti: con questo progetto aggiungiamo un tassello importante al contrasto alla violenza di genere. Stare al passo con il mondo che cambia è essenziale per contrastare la violenza maschile sulle donne” conclude la Presidente Carelli.

Il Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università della Calabria (DeMaCS) mette a disposizione le proprie competenze per diffondere la conoscenza come leva di contrasto alla violenza di genere e, più in generale, a ogni forma di oppressione, discriminazione ed emarginazione” dichiara la Coordinatrice del Corso di Laurea in Informatica presso il DeMaCS, Responsabile Scientifica del progetto, Simona Perri. “Coltivare la consapevolezza significa formare menti libere e responsabili: la conoscenza è il passo decisivo verso la libertà” conclude Perri.


D.i.Re. – Donne in rete contro la violenza è la rete nazionale antiviolenza e si compone di 89 organizzazioni dislocate sul territorio nazionale, che gestiscono circa 120 Centri antiviolenza e oltre 60 Case rifugio, affiancando oltre 23.000 donne ogni anno. D.i.Re e le organizzazioni socie sono attive politicamente per determinare il cambiamento culturale necessario per l’eliminazione della violenza maschile alle donne. 

Il Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università della Calabria è un centro di formazione e ricerca presente sin dalla fondazione dell’Ateneo di Arcavacata. Da sempre presidio di Terza Missione, interagisce costantemente col territorio per promuovere innovazione, divulgazione e formazione continua, mettendo la conoscenza al servizio di una società più equa, inclusiva e sostenibile. Coerentemente con la propria missione, il Dipartimento promuove altresì le Pari Opportunità indipendentemente dal genere, dalla religione e dalle convinzioni personali, dalla razza e dall’origine etnica, dalla disabilità, dall’età, dall’orientamento sessuale. 

Il Fondo per la Repubblica Digitale è una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri), che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR e dal PNC ed è alimentato da versamenti delle Fondazioni di origine bancaria, alle quali viene riconosciuto un credito di imposta. Il Fondo seleziona e sostiene progetti di formazione e inclusione digitale per diversi target della popolazione come NEET, donne, disoccupati e inattivi, lavoratori a rischio disoccupazione a causa dell’automazione, studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado, operatori dell’economia sociale, persone detenute e in condizioni di vulnerabilità. L’obiettivo è valutare l’impatto dei progetti formativi sostenuti e replicare su scala più vasta quelli ritenuti più efficaci in modo tale da offrire le migliori pratiche al Governo affinché possa utilizzarle nella definizione di future politiche nazionali. 

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