La prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne devono essere riconosciuti dal G20 come priorità di intervento a livello nazionale e internazionale, in quanto violazione dei diritti umani di metà della popolazione solo perché di sesso femminile”.

Lo ha detto Antonella Veltri, presidente di D.i.Re, intervenendo al Women20 (W20), la riunione dell’involvement group del G20 dedicato alle donne, che si concluderà domani sera con l’adozione del communiqué che sintetizzerà tutte le proposte emerse.

La violenza contro le donne è un fenomeno globale, un problema strutturale radicato nell’evoluzione patriarcale di tutte le culture e società, che viene alimentato dalla disuguaglianza tra uomini e donne che continua a esistere ovunque”, ha ricordato Veltri.

Per questo nel suo intervento la presidente di D.i.Re ha chiesto “un impegno per superare gli stereotipi e i pregiudizi contro le donne che contribuiscono a una inefficace azione di prevenzione e contrasto della violenza”.

I governi del G20 devono “agire con la tempestività ed efficacia necessarie per proteggere le donne che hanno subito violenza e i loro figli e figlie, perseguire i colpevoli, evitare il ripetersi delle violenze”, ha aggiunto Veltri, “e sostenere le organizzazioni di donne che gestiscono centri antiviolenza, non solo per il supporto imprescindibile che offrono alle donne che hanno subito violenza e ai loro figli e figlie, ma anche per l’impegno nel costruire società più eque per tutti e tutte”.

“Il mondo si prepara a fare ingenti investimenti per affrontare la crisi generata dalla pandemia e l’impatto dei cambiamenti climatici. Questo è il momento per gettare le basi di un futuro diverso, impegnandosi per colmare il gender gap”, ha sottolineato Veltri.

“Chiediamo al G20 di mettere l’uguaglianza di diritti e opportunità tra uomini e donne al primo posto. Perché senza uguaglianza di diritti e opportunità non si riuscirà mai a liberare le donne dalla violenza”, ha concluso la presidente di D.i.Re