Le avvocate della rete D.i.Re, con le operatrici e attiviste dell’associazione tutta, esprimono il proprio cordoglio per la morte della Collega Ebru Timtik morta in carcere dopo 238 giorni di sciopero della fame intrapreso per  chiedere un equo processo.

Come avvocate siamo vicine a tutte le Colleghe e i Colleghi perseguitati per il loro lavoro di difensori dei diritti di tutti e tutte e in particolare alle difensore dei diritti umani, come Ebru, come Nasrin in Iran, come tante altre nel mondo.

Ci uniamo a tutte le voci che stanno chiedendo all’Italia e all’Europa di intervenire per fermare questa deriva di sistematica violazione dei diritti umani in Turchia. Ci uniamo a chi chiede interventi concreti, prese di posizione, anche sanzioni economiche.

La Turchia che ha lasciato morire la Collega Ebru è la stessa che minaccia di ritirarsi dalla Convenzione di Istanbul, strumento fondamentale per l’eliminazione e il contrasto della violenza maschile sulle donne, un altro passaggio involutivo che indica una strada di disprezzo per i diritti umani.

Chi di noi ha conosciuto Ebru Timtik ci dice “era una di noi, meglio di noi. Femminista nei fatti e non solo a parole”. La terra ti sia lieve, sorella.

Ancora una volta, se toccano una toccano tutte.

Siamo tutte Ebru.