Nella piazza virtuale le donne si raccontano. Nei Centri antiviolenza da oltre 30 anni le ascoltiamo, le crediamo, costruiamo insieme forza.

Gli hastag #metoo e #quellavoltache hanno consentito di portare sulla piazza virtuale di Twitter, Facebook e Istagram quello che da oltre 30 anni le donne hanno raccontato e raccontano negli 80 Centri antiviolenza presenti in tutta Italia della rete Di.Re.

L’ampia adesione da parte di così tante donne ci conferma quanto sia profondo il bisogno di parlare e di rompere il silenzio.

I nostri Centri sono aperti a tutte le donne, a tutte quelle donne che hanno voglia di raccontarsi, di parlare della violenza che hanno vissuto come tale.

Non importa se il racconto di oggi si riferisce ad una storia passata di 20 anni o dell’altro ieri; non importa sapere come era vestita; non c’è un tempo che altri possono ritenere adatto e giusto perché una donna si senta pronta per parlarne.

Nei nostri centri noi diamo ascolto e credito a tutte senza pregiudizi, per sostenere il recupero di forza, consapevolezza e libertà.

“Sappiamo bene perché le donne non parlano delle violenze subìte quasi mai – ha sostenuto Lella Palladino, Presidente dell’Associazione Nazionale Di.Re–, per vergogna, per timore di non essere credute, per la certezza di essere colpevolizzate, perché in tante sperimentano la rivittimizzazione sia nei circuiti giuridici che nei contesti socio sanitari di accoglienza.”