Esprimiamo solidarieta’ alla presidente della Camera, Laura Boldrini, per le gravi offese sessiste e le minacce di cui e’ stata fatta oggetto sul web. Il nostro sostegno va anche alla ministra per l’Integrazione, Cecile Kienge insultata con frasi misogine e razziste.

Gli insulti sessisti, misogini e il razzismo espressi da individui o gruppi su internet, rispecchiano l’involuzione culturale che sta attraversando il nostro Paese da alcuni decenni. Il linguaggio violento nei confronti delle donne esprime una cultura che vuole negarne la dignita’, la soggettivita’, rifiutandone la liberta’, il pensiero, l’autorevolezza. E’ questa la cultura del femminicidio. La rappresentazione del corpo delle donne e la sua oggettivazione nei media e nella pubblicita’, ha giocato un ruolo rilevante nella costruzione di un immaginario che percepisce le donne e i loro corpi come soggetti subordinati, passivi e sessualmente disponibili.

E’ venuto il momento di non tollerare piu’, in nome di una malintesa “liberta’ di espressione”, questa pericolosa deriva sessista e di lavorare per far crescere nella societa’ italiana la cultura del rispetto per educare i giovani alla differenza di genere combattendo gli stereotipi e i pregiudizi.