Bruxelles garantisce 105 milioni di euro – una parte del pacchetto di fondi della dimensione esterna – per sostenere Tunisi nel blocco delle partenze, dopo che molte persone in fuga dai loro paesi sono state deportate al confine con la Libia negli ultimi giorni, lasciati senza cibo e acqua proprio dalle autorità tunisine.

D.i.Re conosce il sistema italiano dell’accoglienza di migranti: da sei anni, infatti, collabora con UNHCR Italia – Agenzia ONU per i Rifugiati nel progetto Leaving violence. Living safe per l’accoglienza di donne migranti e richiedenti asilo.

“È sulla base di questa esperienza che esprimiamo sconcerto e profonda preoccupazione per un accordo che – tra i vari punti – garantisce decine di milioni di euro per bloccare le partenze di chi ha diritto a chiedere asilo” dichiara Antonella Veltri , presidente D.i.Re. “Sappiamo bene quanto è successo dopo gli accordi con la Libia e con la Turchia e, soprattutto visto quanto sta accadendo in questi giorni, ci aspettiamo deportazioni illegittime, campi di concentramento, torture e conseguenti viaggi sempre più pericolosi” continua Veltri. “Chi riuscirà ad approdare sulle nostre coste troverà un sistema di accoglienza al collasso, che non è in grado di dare adeguata ospitalità alle persone che arrivano in fuga da guerre, carestie e condizioni ambientali disastrose con fragilità e traumi importanti. ”