In un momento nel quale il patriarcato sta prendendo la rincorsa, prendiamo voce per non farlo accomodare, componiamo la libertà per farlo arretrare.

Questo 8 marzo ci vedrà attive, presenti con la nostra politica, i nostri corpi e la nostra voce per dare il segno delle donne al contrasto della violenza maschile.

Saremo nei luoghi delle istituzioni, riaffermando il nostro ruolo di protagoniste nell’evento che la Commissione femminicidio ha organizzato al Senato della Repubblica. Lì porteremo la nostra politica femminista, la nostra esperienza nelle azioni di contrasto e prevenzione, la nostra autorevolezza e autorità nell’ambito della violenza maschile sulle donne. Faremo sentire la nostra voce contro l’isitituzionalizzazione e l’approccio neutrale degli interventi, per una vera azione di contrasto e per percorsi di uscita dalla violenza che siano soprattutto percorsi di libertà per le donne che li intraprendono.

Saremo nelle piazze, aderendo allo sciopero di NUDM. La nostra voce deve continuare a farsi sentire, la nostra posizione deve essere conosciuta anche dalle giovani donne che si riconoscono in NUDM. Siamo nate dalle lotte rivendicazioni delle donne degli anni ’70 e non ci tiriamo certamente indietro ora.
C’è ancora la necessità forte di far sentire la voce di tutte le donne e noi ne rappresentiamo davvero tantissime.

Saremo sui media per dare voce al cambiamento. Con la nostra posizione politica e per la definizione femminista degli spazi che accolgono le donne, faremo chiarezza su chi può veramente contribuire ai percorsi di libertà delle donne.

Seguiteci sui social, l’8 marzo.