Roma, 1 aprile 2019. Alla luce delle dichiarazioni del Sottosegretario Spadafora, secondo il quale il Ddl Pillon è “archiviato”, ribadiamo che questa soluzione non soddisfa in alcun modo le richieste che le associazioni e i movimenti stanno sostenendo attraverso le mobilitazioni e i presidi in corso.

“Archiviare” un disegno di legge di cui nulla può essere salvato, e la stessa cosa vale per i suoi correlati, vuol dire mantenere il Ddl Pillon tra i disegni di legge depositati, facendone materia acquisita da cui è possibile attingere in successive costruzioni di testi di legge. 

Tutto questo per noi è e sarà sempre inaccettabile. La mobilitazione continua.

Il disegno di legge Pillon va ritirato e con esso i suoi correlati.

Non siamo disposte ad alcuna pericolosa “buona uscita” che presti poi il fianco alla acquisizione di anche solo un articolo del Ddl Pillon o degli altri Ddl attualmente in discussione in Commissione Giustizia al Senato.

Dopo le 150 mila persone di Verona, non interromperemo le mobilitazioni e i presidi di protesta in tutta Italia, fino al completo ritiro di quello che è un attacco inaccettabile ai diritti di tutti, a cominciare dalle donne e dai minori.