Prato 5-6-7 maggio 2017

DE GENERE: i movimenti femministi del Mediterraneo

All’interno del Festival organizzato da COSPE si è affontato il tema del movimento femminista nel mediterraneo e i legami e intrecci le attiviste possono intrecciare nelle loro lotte per la liberta delle donne.

I temi affrontati nel panel ha visto donne dell’Afganistan, dell’Egitto e dei balcani in discussione con noi italiane. Il panel De Genere, presentato dalla giornalista Giulia Bosetti, inviata delle inchieste di “Presadiretta” di Rai3, è stato aperto da Malai Joya, attivista ed ex membro del Parlamento afghano, definita dalla BBC come la donna più coraggiosa dell’Afganistan. Malalai ritiene il suo paese il peggio paese per le donne al mondo e denuncia la carenza di istruzione per le donne come uno dei motivi principali per controllare le donne in uno stato dove l’islam politico nega ogni dignità alle donne.

Nada Nashat, attivista e avvocata egiziana responsabile del Cewla (Center for Egyptian Women’s Legal Assistance) del Cairo e partner COSPE racconta la storia di Azza Soulemain, presidente del suo Centro, che non ha potuto partecipare al Festival perché vietato dal governo, divieto attuato per molti oppositori al governo egiziano. Lepa Mladjenovic, attivista femminista serba e counselor per le donne vittime di violenza e lesbiche, co-fondatrice di “Women in Black”, network mondiale di donne che supportano la pace e la promozione della giustizia, sposta lo scenario sulle donne vittime di violenza nei campi profughi ai tempi della guerra civile. Una situazione che si ripete ancora oggi, con nuove ondate di profughi che arrivano in Serbia soprattutto da Iraq e Afghanistan, non potendo entrare entro i confini comunitari.

Ha chiuso l’incontro Anna Pramstrahler, vicepresidente di D.i.Re, associazione a carattere nazionale di centri antiviolenza gestiti da donne e co-fondatrice dell’Associazione Casa delle donne per non subire violenza, Bologna. Ci parla del movimento “Non Una di Meno”, nato in Italia sull’esempio argentino, che l’8 marzo scorso ha organizzato, insieme tantissimi paesi del mondo, uno sciopero generale delle donne. In segnale di solidarietà e di vicinanza tra donne, contro la violenza in tutti i suoi aspetti. Il panel si conclude con le parole di Anna «Il femminismo ha un linguaggio internazionale e i diritti delle donne sono universali, non sono dei privilegi».

http://mediterraneodowntown.it/news/de-genere-movimenti-femministi-del-mediterraneo/