AnciSicilia ha sottoscritto il protocollo d’intesa che coinvolge l’Associazione Cedav di Messina (Centro Donne Antiviolenza), Thamaia Onlus di Catania, Le Onde Onlus di Palermo – le Associazioni regionali associate all’Associazione nazionale D.i.Re – e  la Federsanità AnciSicilia.

Tra gli obiettivi dell’intesa, l’avvio di una collaborazione per promuovere e sviluppare azioni, progetti o iniziative finalizzate alla prevenzione e al contrasto della violenza maschile contro le donne, con particolare riguardo alla sensibilizzazione e all’informazione sulla violenza di genere, nel rispetto della normativa nazionale e internazionale, delle direttive e delle raccomandazioni di organismi internazionali quali le Nazioni Unite e l’Oms.

“Percuotere e uccidere chi è fisicamente più debole – ha spiegato il presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando – è una disumana dimostrazione di codardia e di viltà. In un momento come questo che vede diffondersi in maniera fin troppo vigorosa il fenomeno della violenza contro le donne, l’AnciSicilia vuole offrire il proprio impegno e fare il proprio dovere civico attraverso uno strumento incisivo come la collaborazione attiva tra esperti, proposta dal protocollo che abbiamo appena sottoscritto”.

“Inviteremo tutti i sindaci siciliani – spiega Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’AnciSicilia – ad inserire nei siti istituzionali del proprio comune un’apposita sezione informativa nell’ottica di costituire una rete operativa contro la violenza verso le donne. Abbiamo anche predisposto un volantino informativo e un manifesto che invieremo ai 390 comuni siciliani al fine di poterne dare diffusione nel municipio e negli altri edifici pubblici”.

Ampio spazio sarà dato, inoltre, a campagne informative rivolte ai comuni ed ai presidi sanitari locali, a partire dalla diffusione delle Linee guida per l’intervento e la costruzione di rete tra i Servizi Sociali dei Comuni e i Centri antiviolenza, primo risultato concreto del protocollo già stipulato a livello nazionale.

I soggetti firmatari dell’intesa, infine, potranno progettare interventi comuni a valere su risorse comunitarie, nazionali o regionali e fornire annualmente i dati delle donne accolte nei centri antiviolenza.