Al via la conferenza “PROTEGGERE LE PERSONE IN FUGA DALLA VIOLENZA DI GENERE”

AL VIA LA CONFERENZA PROTEGGERE LE PERSONE IN FUGA DALLA VIOLENZA DI GENERE

In aumento il numero di persone sopravvissute a violenza di genere in arrivo in Italia. UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, insieme ai partner e alle istituzioni, potenzia la risposta per le donne rifugiate e richiedenti asilo in Italia

Roma, 15 Novembre  2023

La maggior parte delle persone che arrivano in Italia per chiedere protezione sono sopravvissute a violenza di genere, nei paesi di origine o di transito. La violenza di genere costituisce una grave violazione dei diritti umani e colpisce in modo sproporzionato le donne e le ragazze e, quando sono costrette a fuggire, il rischio aumenta. Tuttavia, anche uomini, ragazzi, e persone LGBTIQ+ possono subire violenza di genere.

Potenziare la risposta e la prevenzione alla violenza di genere è l’obiettivo della conferenza organizzata oggi a Roma da UNHCR insieme ai partner Centro Astalli, Differenza Donna, D.i.Re e LHIVE con il sostegno di Enel Cuore, la Onlus del Gruppo Enel e Gruppo Mediobanca.

Se le persone sopravvissute a violenza non hanno accesso a servizi specializzati in modo tempestivo, le conseguenze possono anche essere molto gravi. La violenza di genere ha infatti gravi ripercussioni sull’immediata salute sessuale, fisica e psicologica delle persone e aumenta il rischio di futuri problemi di salute. In alcuni casi, la mancata individuazione della violenza di genere rischia di compromettere il riconoscimento della protezione internazionale.

Nonostante l’impegno e gli sforzi congiunti, le sfide continuano a essere molteplici. In particolare, la mancanza di informazioni culturalmente sensibili, scarsità di servizi specializzati e di mediatrici e mediatori formati, la scarsa connessione tra sistema asilo e sistema antiviolenza, e le limitate opportunità di formazione per il personale a vario titolo a contatto con le persone sopravvissute, sono i principali ostacoli da affrontare. I dati relativi alla presenza nelle case rifugio restituiscono un quadre drammatico, il 62% infatti sono donne straniere. L’assenza di dati disaggregati sull’incidenza delle persone rifugiate e richiedenti asilo limita fortemente la valutazione dell’entità del fenomeno e la predisposizione di strumenti e risorse adeguati.  

UNHCR, insieme ai partner, alle istituzioni e alle altre Agenzie ONU, grazie anche al sostegno della Fondazione Enel Cuore e Gruppo Mediobanca, continua il proprio lavoro in Italia per rispondere a queste sfide e contribuire a ristabilire il benessere delle persone sopravvissute a violenza di genere e a svilupparne la resilienza.

“Le donne rifugiate che arrivano in Italia sono sopravvissute a violenze inimmaginabili, sia nei paesi di origine che durante la fuga. Per UNHCR rispondere ai loro bisogni e far sì che non accada mai più è una priorità. Siamo grati ai nostri partner, alle istituzioni e Gruppo Mediobanca e Enel Cuore Onlus perché’ il lavoro che stiamo portando avanti insieme permetterà a molte più donne di avere la possibilità di accedere in maniera tempestiva ai servizi di cui hanno bisogno e riprendere in mano il proprio futuro” ha dichiarato Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la santa Sede e San Marino. 

Per l’UNHCR è fondamentale che la prevenzione, la mitigazione del rischio e la risposta alla violenza di genere siano guidate dall’approccio incentrato sulla persona sopravvissuta, che deve essere coinvolta nello sviluppo dei programmi di prevenzione, e risposta.

Per saperne di piu’ sulla risposta di UNHCR alla violenza di genere visita https://www.unhcr.org/it/cosa-facciamo/protezione/esigenze-particolari/violenza-di-genere

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