Il femminicidio è un crimine contro l’umanità e questi orfani sono le voci rimaste in vita di chi è stata uccisa. Chi sono? Quando è successo? Cosa è loro accaduto riguardo ai problemi di custodia, psicologici, e delle conseguenze psichiatriche, al “marchio” sociale e individuale? Essi sono la parte dimenticata che ha pagato il prezzo più alto del crimine.

Non possiamo dire se la perdita un genitore in questo modo è peggiore di qualsiasi altra cosa, ma sappiamo che gli orfani di femminicidio hanno un estremo bisogno di essere ascoltati e capiti: le loro vite sono state improvvisamente “spente”. Non hanno nessuno a cui dare la colpa se non ai loro padri, e questo è, di per sé, devastante e non riduce il trauma, ma lo accentua.

Il progetto Switch-off affronta le esigenze dei figli e figlie delle vittime di femminicidio, analizzando i fattori di rischio e di protezione e sviluppando le linee guida per i professionisti, un sito web dedicato a fornire anche consulenza e sostegno, e raccomandazioni a livello europeo per i decisori politici che lavorano sul tema. I beneficiari ultimi sono questi orfani mentre il target a cui è direttamente rivolto sono tutti i professionisti che affrontano questi temi.

Più informazione:

SWITCH -OFF  EU: Supporto agli orfani testimoni di femminicidio (12/03/2014)